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Autore: Amministratore

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Solbiate con Cagno

Questo mese siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Solbiate con Cagno (Co), Federico Broggi.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il Controllo del Vicinato è stato istituito circa 10 anni fa e nel tempo è diventato una realtà solida sul nostro territorio. Da un piccolo gruppo, ogni anno siamo riusciti, grazie all’impegno di tanti cittadini, a farlo crescere e radicare gruppi su gran parte delle zone del nostro Comune.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Il CdV era inizialmente nato in alcuni Comuni dell’erbese e grazie all’aiuto di altri Sindaci ho contattato il referente di Como per chiedere supporto nell’organizzazione di un’assemblea pubblica per presentare alla cittadinanza quanto tornare a sviluppare i rapporti di vicinato – con un approccio legato alla sicurezza – fosse importante. Ci fu una grande partecipazione e da allora siamo partiti.

Come è strutturato?
Nel tempo ci siamo sempre meglio strutturati, per quanto tutto sia migliorabile. Oggi abbiamo un cittadino che funge da referente comunale e fa da “ponte” tra l’Amministrazione comunale e i gruppi di Cdv, si rapporta con la Polizia locale per l’iscrizione di nuovi gruppi e nuovi cittadini. Sul territorio ci sono una decina di gruppi attivi.

L’Amministrazione come lo supporta?
Poiché riteniamo che il tema della sicurezza sia centrale in questo periodo storico, questa delega è stata affidata al Vice Sindaco, che ha a sua volta affidato una delega di collaborazione specifica sul Controllo del Vicinato a un consigliere comunale. Vice Sindaco e consigliere si interfacciano con i coordinatori e con i gruppi, promuovendo riunioni e incontri per la costituzione di ancora nuovi gruppi. In Provincia di Como siamo tra i pochi Comuni che hanno stipulato (e rinnovato) il Protocollo d’Intesa con la Prefettura per la gestione del CdV, poiché crediamo si fondamentale mantenere un collegamento tra CdV e forze dell’ordine.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Fortunatamente siamo un Comune con pochi atti delittuosi e il reato principale, come nella più parte dei Comuni della zona, è legato ai furti in abitazione. Per contrastarlo, oltre a incentivare il CdV, stiamo sviluppando un progetto per implementare la video sorveglianza sull’intero territorio comunale.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Il CdV nasce con questa duplice funzione, sociale e di deterrenza; proprio la funzione sociale è la molla che attiva la costituzione di un gruppo di CdV, poiché i cittadini decidono di collaborare tra loro, con il proprio Comune e con le forze dell’ordine per il bene altrui, recuperando le buone pratiche ormai perse dei rapporti di vicinato.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
Credo che non servano rigide sovra-strutture anche per regolare i rapporti tra un’Amministrazione, la Polizia Locale e il CdV, perché questo allontanerebbe le persone, già disamorate dalla burocrazia. Serve dare sostegno e spazio d’iniziativa ai gruppi e sensibilizzare le forze dell’ordine tutte sull’utilità di avere un rapporto e mantenere un costante canale di dialogo con i gruppi del territorio.

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a sé stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza Partecipata’?
Se il CdV fosse un fenomeno o un soggetto a sé stante non sarebbe utile al territorio. La sicurezza partecipata è fatta di attori e azioni diverse tra loro e la cittadinanza attiva deve essere protagonista. Se il CdV è radicato, se ha occhi in più per supportare le Amministrazioni e le forze dell’ordine, allora svolge appieno la sua funzione sociale e rientra a pieno titolo come attore protagonista della sicurezza partecipata.

Sesto Calende (Va), presentazione del progetto CdV

Martedì 15 aprile, oltre un’ottantina di sestesi, presenti in Sala Consiliare, hanno partecipato all’incontro informativo di presentazione sul progetto di Controllo del Vicinato promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Polizia Locale.
L Assessore alla Sicurezza Francesca Gualtieri ha esposto i punti salienti del protocollo sottoscritto con la Prefettura di Varese sul CdV mentre il vice presidente ACdV-OdV Alfonso Castellone, con la sua solita appassionata esposizione, ripresa anche in diretta streaming dal sito web del Comune, ha coinvolto i presenti ricordando i capisaldi del progetto, l’efficacia nel prevenire i reati predatori, nel consolidare le relazioni sociali, nell’aumentare il senso di appartenenza di una comunità, nel migliorare i rapporti con le Forze dell’ Ordine e le Polizie Locali.
La Comandante della Polizia Locale di Sesto, Monica Mastriani ha esortato i presenti ad aderire al progetto, consegnando gli apposito moduli presso il Comando, impegnandosi a incontrare i cittadini che aderiranno, nei luoghi di residenza.

Castano Primo (Mi), incontro con la cittadinanza

Martedì 15 aprile, a Castano Primo (Mi) nella Sala Consiglio di Villa Rusconi, si è tenuto un incontro pubblico, molto partecipato con circa 80 persone sul tema “Insieme pe la Sicurezza”.  Alla serata hanno partecipato  il sindaco, l’Avvocato  Roberto Colombo e l’assessore alla sicurezza del Comune Carlo Iannantuono, il maggiore Pietro Laghezza, comandante della Compagnia Carabinieri di Legnano; il luogotenente Cosimo Paglialunga, comandante della Stazione di Castano dell’Arma; l’ispettore Paolo Macchi, presidente dell’associazione Lampi Blu; il Dott. Fausto Benzi, referente dell’Associazione italiana Controllo del Vicinato; Paolo Gaia, vice comandante della Polizia Locale di Castano Primo e Nosate; Moderatore della serata è stato  il giornalista Fabrizio Provera. Il tema centrale della serata è ruotato attorno ad un obiettivo strategico per ogni comunità ovvero costruire un legame solido tra i cittadini e le autorità con l’intento concreto di promuovere e migliorare la sicurezza di tutti.

Cernobbio (Co), incontro pubblico

All’incontro di Cernobbio per la presentazione di ACdV, con i Soci Elena Cantaluppi e Claudio Peduzzi, il Maresciallo Paolo Lo Giudice ha illustrato ai presenti quanto sia importante il rapporto tra la popolazione e l’Arma dei Carabinieri. Questi, in sinergia, devono operare affinché diminuiscano la microcriminalità, così come le fragilità della popolazione più a rischio sulle truffe agli anziani. La sicurezza partecipata del Controllo del Vicinato unitamente alla disponibilità e al lavoro capillare della Stazione dei Carabinieri nonché dell’Amministrazione Comunale, garantiranno il raggiungimento di questi obiettivi, ciascuno nel suo ambito di competenza.
Lavorare insieme non solo per cercare di mantenere il territorio sicuro ma anche come servizio sociale verso i più deboli, le persone sole, affinché le stesse riescano a fidarsi del vicino che può intervenire per farle sentire più protette e, appunto, meno sole (per esempio vigilando sulla loro quotidianità, sulle loro esigenze, andando a fargli la spesa, in farmacia, ecc.), finanche organizzando momenti di aggregazione e convivialità.
Il Sindaco Matteo Monti, presente all’incontro, ha fatto presente che la Città di Cernobbio consta di una superficie di 11 KMQ e non è semplice la sua gestione, anch’egli trova che la presenza dell’Associazione Controllo del Vicinato sul territorio possa essere fonte di aiuto per le istituzioni territoriali.
Nell’ultimo periodo sono nati altri tre gruppi del Controllo del Vicinato, oltre ai due già esistenti dal 2018 a Cernobbio comprendendo circa 200 famiglie nelle 5 frazioni del paese (Piazza Santo Stefano, Rovenna, Casnedo e Stimianico, Cernobbio 2000, Cernobbio San Giuseppe). Gran lavoro per i soci ACdV Cantaluppi e Peduzzi coadiuvati dalle coordinatrici Viviana Cassina e Maria Cristina Russo.

Lissone (Mb), il CdV riparte

Il Controllo del Vicinato riparte a Lissone tornando attivo dalla zona di via Giotto. Il gruppo, che in passato era già presente, dopo il periodo Covid si era progressivamente sciolto. Tuttavia, proprio dai cittadini è arrivata la volontà di ripartire con il piede giusto, grazie al supporto dell’Associazione Controllo del Vicinato, e alla collaborazione delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine.
La serata di Martedì 15 aprile, dedicata agli abitanti di via Giotto, ha suscitato interesse anche tra i residenti delle vie limitrofe. L’evento ha registrato un’ottima partecipazione e quasi tutti i presenti hanno subito aderito compilando i moduli di iscrizione.
Il coordinatore Giancarlo Castoldi ha fatto il punto della situazione, indicando la strada per ripartire con serietà e continuità. Il Comandante della Polizia Locale, Matteo Caimi, presente anche in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale che sostiene l’iniziativa, ha sottolineato l’importanza delle segnalazioni, del modo in cui vengono effettuate e come queste vengano gestite dai coordinatori. Le segnalazioni tempestive, abbinate all’intervento diretto delle Forze dell’Ordine o al sistema di videosorveglianza comunale, rappresentano infatti un efficace deterrente contro i malintenzionati.
Anche il Luogotenente dei Carabinieri, Coco ha ribadito il valore della collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine, soffermandosi su alcune problematiche specifiche del quartiere.
Successivamente, i soci ACDV Simone Besana e Nerella Franchi hanno condiviso la loro esperienza nei rispettivi gruppi CDV, offrendo esempi concreti e consigli pratici.
La serata si è conclusa con le domande del pubblico e la raccolta delle adesioni.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con la prima cittadina di Bregnano

Questo mese siamo stati a colloquio con la prima cittadina di Bregnano (Co), Elena Daddi.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
La costituzione di un Gruppo di Controllo del Vicinato a Bregnano era nel Programma elettorale della mia Lista Civica, con cui ho vinto le elezioni amministrative nel 2014. La costituzione del Gruppo locale e l’avvio ufficiale è il 19 marzo 2016: questo risultato è stato possibile perché, a partire dal 2015, nel corso del mio primo mandato amministrativo come Sindaco, ho promosso con la Giunta gli incontri preliminari con la Cittadinanza, a loro volta preceduti da un intenso lavoro di approfondimento e di promozione del tema “sicurezza partecipata”, al quale prestammo allora e continuiamo a prestare molta attenzione. Sono infatti convinta che gli aspetti  psicologici siano fondamentali per le persone, sia nel contribuire a valutare in modo oggettivo le situazioni (mi riferisco alla percezione di sicurezza, purtroppo spesso condizionata dal clima allarmistico diffuso da stampa e social, con effetti paradossalmente controproducenti), sia nell’approntare sempre tutti i corretti sistemi di autotutela (mi riferisco alla classica frase “sono uscito solo per pochi minuti e non ho inserito l’allarme”), sia, infine, nell’irrobustire il senso di stretta collaborazione e condivisione tra vicini di casa. Inoltre, al di là del danno materiale ma non meno importante, i risvolti psicologici dei reati subiti (dai furti alle truffe) lasciano segni profondi che vanno affrontati e leniti, soprattutto nei soggetti più fragili.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
La letteratura sociologica – di stampo anglosassone – sul tema mi è nota, per gli studi condotti, ed è stata condivisa da assessori e consiglieri comunali. Inoltre avevamo preso contatti con Stefano Maesani e Lohana Sartori, rappresentanti di zona dell’Associazione Controllo del Vicinato e Amministratori del Comitato “Albavilla Sicura” e con loro avevamo preparato approfondito il tema e organizzato il primo incontro nel 2015.

Come è strutturato?
– oltre 451 sono ad oggi gli iscritti su 2.600 famiglie residenti in città;
– 10 coordinatori attivi che coprono ognuno una o più zone;
– il territorio è stato suddiviso in 6 macro-zone che coprono tutte le zone del paese coinvolte.
La nostra impostazione è prevenzione ma anche sostegno a chi ha subito e si sente mortificato e violato: questa è la specificità del nostro approccio. Per esempio, i molteplici incontri organizzati, ai quali viene sempre invitata tutta la cittadinanza, sono articolati in vari orari o luoghi per favorire la puntuale partecipazione dei soggetti destinatari, e hanno anche previsto la partecipazione di uno psicologo o di un mediatore culturale.


L’Amministrazione come lo supporta?
Abbiamo promosso i primi incontri e coinvolto i primi referenti, acquistato i cartelli da posizionare nelle zone concordate con la nostra Polizia Locale che ha contribuito a perfezionare la mappatura del territorio, fornito gratuitamente una sede per gli incontri settimanali, promosso l’adesione al CdV in ogni occasione e tramite i canali istituzionali e il Notiziario comunale consegnato a tutte le famiglie di Bregnano. La presenza costante dei banchetti informativi alle varie manifestazioni cerca di avvicinare più persone possibili. Inoltre abbiamo guidato i Comandanti che si sono avvicendati nel Corpo di Polizia municipale a innanzitutto capire, quindi condividere e collaborare sempre più con i referenti il senso della sicurezza partecipata. Il Gruppo di CdV locale è una grande risorsa se gestito bene da entrambe le parti coinvolte, secondo le rispettive competenze. Infine sono orgogliosa di essere stata tra i primi Sindaci in zona a firmare il Protocollo d’intesa con la Prefettura di Como.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Permangono i furti (tentati e/o riusciti) in abitazione, ma purtroppo sono in crescita gli odiosi reati delle truffe agli anziani, sia in casa che per strada: dal finto tecnico al finto familiare in difficoltà, dalla truffa dello specchietto a quella dell’abbraccio. Un tema spesso portato all’attenzione dai Cittadini è il fenomeno dello spaccio, che però ritengo non sia di pertinenza del CdV, ma che è tenuto sotto controllo dalle FFOO. Fare “Controllo del Vicinato” significa promuovere la sicurezza attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati al patrimonio: non bisogna fare gli eroi né improvvisarsi investigatori, ma interessarsi di quanto accade nella casa a fianco, soprattutto se abitata da persone fragili.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Certamente, è fondamentale. Su questo stiamo conducendo una vera e propria battaglia: informazione capillare (ho scritto lettere consegnate nella cassetta della posta a tutti gli over 75 per raggiungerli con i mezzi a loro probabilmente più familiari), organizzazione di uno specifico servizio navetta per accompagnare agli incontri le persone fragili, realizzazione di uno spettacolo teatrale sul tema, e tanto altro abbiamo in mente. Anche la collaborazione attiva dei nostri Parroci è preziosa e viene coltivata: le persone anziane e sole vengono raggiunte in ogni modo e inserite nella rete solidale delle Associazioni locali e delle Parrocchie.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
È fondamentale che ciascun protagonista della rete abbia la massima chiarezza in merito alle linee guida del CdV, su cosa fare e cosa non fare, su cosa scrivere e non sui vari gruppi. Non mi stanco mai di ripetere sempre di chiamare subito il 112, qualificarsi e fornire i dettagli anche parziali di quanto rilevato. L’assessore alla sicurezza e il comandante della Polizia Locale, così come la sottoscritta, sono in contatto diretto con il referente, con cui si condividono, a volte, anche aspetti che restano riservati per evitare di intralciare le indagini delle FFOO o peggio comprometterle, oppure creare inutili allarmismi. È essenziale la fiducia reciproca e la costante condivisione, altrimenti possono crearsi ricostruzioni fuorvianti o inutili polemiche. La collaborazione comporta anche un investimento economico per un Ente pubblico, ma dal 2014 abbiamo fatto tanto anche in questo settore: aumentata la video-sorveglianza con l’implementazione delle telecamere sul territorio e la posa di quelle di varco; aumentato il personale di PL in servizio di una unità; sottoscritte convenzioni con ANC e Gruppo Trial per il controllo delle aree boschive e in orari non convenzionali.

Sono orgogliosa di avere a Bregnano un così nutrito Gruppo di CdV, sia come Sindaco che come cittadina: apprezzo e voglio ringraziare chi si impegna nel proprio paese anche per la sicurezza e la serenità degli altri.

Mantova, il CdV si attiva anche nel Centro Storico

Sono state 25 le adesioni raccolte la sera del 26 marzo  durante l’incontro pubblico per il progetto di Controllo del Vicinato in centro storico.
A Palazzo Soardi, nella splendida Sala degli Stemmi,  Giuseppe Bruzzano, socio e referente ACdV, Iacopo Rebecchi, Assessore alla Sicurezza, Paolo Perantoni, Comandante Polizia Locale e Stefano Nuvolari coordinatore cittadino e promotore dell’iniziativa, hanno presentato il progetto che ha lo scopo di creare una rete di sicurezza.
Nel Mantovano sono già attivi da tempo gruppi di controllo del vicinato ad oggi in 45 comuni. Il primo ad attivarlo a livello provinciale è stato il comune di Curtatone nel 2011. Si sono costituiti poi nelle Vallette Paiolo e Valsecchi, a Belfiore, Colle Aperto, Angeli e quartiere.
Nel gruppo del centro storico si spera di coinvolgere anche i commercianti creando una rete che porti a relazioni di fiducia e di sostegno reciproco. Qualche esempio? Dire al proprio vicino se si va via per qualche giorno, ritiragli la posta, segnalare auto o persone sospette, il tutto fermo restando che se si coglie una persona mentre sta commettendo un reato va chiamato immediatamente il 112. Il gruppo deve quindi servire come prevenzione, ad intervenire pensano le Forze dell’Ordine.
“Mancava il tassello del centro storico – spiega Giuseppe Bruzzano, socio e referente provinciale ACdV – negli altri quartieri c’è già, qui non è mai decollato come avrebbe dovuto per questo dobbiamo risvegliare il senso civico che manca ed è proprio quello che abbiamo voluto fare con questo incontro spiegando i principi cardine del progetto.
Ci sono già adesioni, dobbiamo solo concretizzarle e formalizzarle, poi entrerà in gioco il Comune, installando, nelle vie dove ci sono i cittadini attivi, dei cartelli che segnalino la presenza del controllo di vicinato”.

Muggiò (Mb), serata informativa

Lunedì 24 marzo, in Sala “Isimbardi” a Muggiò, un centinaio di persone hanno partecipato alla serata organizzata dal comune in merito alla sicurezza, con il tema “Controllo del Vicinato cos’è e come funziona “
Ha introdotto la serata il comandante della Polizia Locale Marco Beccalli.
Dopo il benvenuto del Sindaco Michele Messina, ha parlato la referente dei gruppi di Muggiò la socia ACdV, Nerella Franchi che ha spiegato lo scopo del CDV, che è la collaborazione tra vicini, al fine di scoraggiare atti illeciti ai danni dei cittadini esattamente come anticamente succedeva all’interno dei cortili e facendo segnalazioni alle Forze dell’Ordine.
Al termine della serata vi sono state alcune richieste di adesione e l’annuncio del Sindaco che prossimamente verrà fatta una conferenza online sul tema, per chi non può muoversi da casa per vari motivi.

Incontro Coordinatori CdV a Barzanò (Lc)

L’incontro annuale di coordinamento con i Coordinatori del CdV del Comune di Barzanò il giorno 14 c.m. presso la Sala Civica Comunale, ha rappresentato un momento significativo per fare il punto sulle attività del CdV locale e dell’ACdV.
È stato presentato un dettagliato resoconto delle attività nel corso del 2024, insieme a una panoramica dei sette anni di operato del CdV sul territorio. Questo resoconto ha permesso di valutare l’impatto e l’efficacia delle iniziative intraprese.
L’incontro ha offerto ai Coordinatori un’opportunità preziosa per approfondire la conoscenza reciproca e uno scambio di idee molto interessanti. Sono stati raccolti suggerimenti e proposte per incentivare la partecipazione al CdV, con un focus sul “lavoro di squadra “, al fine di rafforzare la “sicurezza partecipata” già attiva sul territorio.
Sono stati illustrati le modalità e i vantaggi derivanti dall’iscrizione dell’ACdV al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). Questo passaggio come tiene a precisare il Presidente ACdV Ferdinando Raffero rappresenta un passo significativo per il riconoscimento e la valorizzazione delle attività di volontariato, offrendo al contempo opportunità e agevolazioni.
In sintesi, l’incontro ha evidenziato l’importanza del coordinamento e della collaborazione tra i volontari per garantire una presenza attiva ed efficace sul territorio.

ACdV intervistai sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Olgiate Comasco

Questo mese siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Olgiate Comasco (Co), Simone Moretti.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Dal 9 maggio 2015 con la costituzione ufficiale del Comitato Cittadino “OLGIATE SICURA-controllo del vicinato”. La costituzione era stata preceduta da due incontri preliminari. Il 14 marzo 2015 con un incontro pubblico presso il Palazzo Comunale sul tema: “Collaborare alla SICUREZZA: Controllo di Vicinato e Gruppi di Quartiere”, al quale era stata invitata tutta la cittadinanza. Il 26 marzo 2015 sempre presso il Palazzo Comunale era stato organizzato un secondo incontro operativo per definire le zone e i referenti, ma soprattutto cosa fare e come muoversi per impedire le intrusioni dei ladri nelle abitazioni.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Avevamo preso contatti con Stefano Maesani e Lohana Sartori, rappresentati di zona dell’Associazione Controllo del Vicinato e Amministratori del Comitato “Albavilla Sicura” e con loro avevamo preparato il primo incontro del 14 marzo 2015.

Come è strutturato?
– 1048 sono ad oggi gli iscritti su 4.500 famiglie residenti in città (almeno 1 per famiglia);
– 20 referenti attivi che coprono ognuno una o più zone;
– 165 le vie coinvolte.


L’Amministrazione come lo supporta?
Ero assessore quando assieme ai referenti che ci sono ancora oggi, abbiamo promosso i primi incontri e coinvolto i primi referenti con la nostra storica prima presidente Santina Molteni che non c’è più. Ed oggi da Sindaco credo ancora con più consapevolezza nell’assoluta validità del CdV e di come abbia portato i cittadini a collaborare insieme per la sicurezza partecipata.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Oltre ai più classici furti (tentati e/o riusciti) in abitazione, il reato da contrastare in tutto e per tutto è quello delle truffe agli anziani, soprattutto quella dell’oro da mettere in frigorifero che provoca un senso di profonda amarezza ed imbarazzo nel raccontarlo per chi lo subisce. Oltre a quella del finto familiare a cui portare i risparmi per evitargli il carcere.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Il CdV ha permesso, già fin dai primi incontri alle persone di conoscersi ed entrare in contatto tra loro, ed oggi come nel 2015 è fondamentale. La presenza costante dei banchetti informativi alle varie manifestazioni ha la funzione di avvicinare più persone possibili, anche solo per curiosità. Le persone anziane e sole iscritte sanno di poter contare su vicini di casa che le avvisano quando arrivano i messaggi sui vari gruppi o suonano il campanello per chiedere anche solo “come va”.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
Ogni progetto può e deve essere migliorato. I referenti in tutti questi anni si sono sempre dimostrati propositivi ed animati da una fede incrollabile in merito alle linee guida da trasmettere su CdV, sul cosa fare e cosa non fare, su cosa scrivere e non sui vari gruppi e ripetendo sempre di chiamare il 112 come prima azione. Il comandante della Polizia Locale assieme al sottoscritto fanno parte del gruppo dei referenti e cercano, pur con la lentezza dei tempi nel pubblico e con tutte le pastoie burocratiche, di migliorare sempre quella che è la dotazione in termini di cartelli e soprattutto dal punto di vista della video-sorveglianza con l’implementazione delle telecamere; le ultime sulle scuole e con il coinvolgimento anche delle attività commerciali e dei privati per avere più occhi possibili in
città. Abbiamo inoltre la fortuna di avere anche la Caserma dei Carabinieri ed il Comando della Guardia di Finanza in città, con i quali anche sul tema CdV la collaborazione è massima. Assieme a loro abbiamo fatto negli anni alcune presenze alla fine della Messa principale della domenica per spiegare il ruolo del CdV e come evitare le truffe più comuni, quella dell’oro e del finto nipote.

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a sé stante o una componente importante della cosiddetta “Sicurezza Partecipata”?
Continuo a ritenere fondamentale il ruolo del CdV per la sicurezza partecipata. Fare “Controllo del Vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
E’ richiesto un unico requisito: alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi e non girarsi dall’altra parte. la luce accesa fuori di casa, la siepe tenuta bassa, controllare la casa del vicino quando è via. E “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro, perché se i vicini lavorano insieme come erano le corti di una volta, aumentando presenza e attenzione agli altri rendono complicata la vita a chi non ha buon intenzioni e riducendo l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati. Un dato da non sottovalutare, a fine statistico ma non solo: il più delle volte chi subisce un tentativo di furto o nei casi in cui va a segno non faceva parte del CdV e di solito poi si informa e si iscrive.
Questo credo sia il più bel risultato che premia la presenza costante dei tanti referenti che abbiamo orgogliosamente la fortuna di avere a Olgiate Comasco e che, come Sindaco e come cittadino, posso solo ringraziare.

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