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Siamo nel Trevigiano a Mareno di Piave, un Comune con poco meno di 10.000 abitanti, contiguo al Comune più grande e più conosciuto di Conegliano, con il quale condivide in convenzione le operatività del Corpo di Polizia Locale.
Il progetto di Controllo del Vicinato è attivo nell’area comunale dal recente periodo post-Covid ed i referenti ACdV, hanno collaborato a far nascere e avviare il progetto nel territorio.
Si è presentata ora l’occasione di organizzare un’assemblea pubblica rivolta a tutti i cittadini per un aggiornamento ed uno scambio di impressioni sul cammino fatto, alla presenza del Sindaco, del Comandante della Polizia Locale e del Referente provinciale di ACdV.
Curiosamente, pur essendo stata programmata da tempo, la data della serata ha coinciso con alcuni episodi verificatisi di recente di furti e tentativi di furto in abitazioni, nonché di atti di vandalismo da parte di un gruppetto di ragazzi minorenni del luogo. Soprattutto questi ultimi hanno catalizzato l’attenzione del pubblico: i ragazzi – si dice fossero “in condizioni alticce” – si sono divertiti a divellere una panchina da un parchetto comunale usandola di notte per sedersi in mezzo ad una strada, a fare gare di monopattino giù da un cavalcavia e, con le loro motociclette, percorrere le rotonde stradali contromano e sfrecciare a fari spenti …. Quindi, oltre al danno a proprietà pubblica, hanno messo a rischio la propria incolumità con delle sfide non certo sportive.
Il dibattito in sala si è diviso sull’atteggiamento da assumere nei confronti dei ragazzi tra prevenzione e repressione. Le istituzioni hanno cercato anche di coinvolgere i genitori e le scuole per intraprendere un programma di recupero dei valori. Il delicato tema di risvolto sociale meritava una serata dedicata con relatori preparati ai diversi approcci educativi e pedagogici e dunque si è rimandato ogni approfondimento ad altra occasione.
Si è parlato anche della “Truffa dell’asfalto”, episodio avvenuto di recente, di cui è stata spiegata la tattica: un falso imprenditore si presenta al possibile acquirente, spiega che stanno facendo dei lavori di asfaltatura in zona e che avendo avanzato del bitume possono sistemare le buche o la superficie di proprietà. Viene proposto di firmare un contratto per poche centinaia di Euro. I lavori vengono eseguiti da dilettanti “alla spicciolata”, ma la sorpresa maggiore arriva alla fine quando all’acquirente-vittima viene mostrato un conto per migliaia di Euro.
Il Sindaco ha commentato che la sicurezza partecipata è l’arma degli amministratori locali per ridurre i colpi in abitazione, non ha costi e coinvolge la cittadinanza. Ha anche invitato i presenti a segnalare sempre episodi e fatti anomali o inconsueti. Inoltre, ha presentato l’organizzazione operativa sul territorio con la suddivisione in aree geografiche dei gruppi, cui attualmente sono iscritte un centinaio di famiglie.
Dal 1 giugno 2019 il servizio comunale di Polizia Locale è svolto in forma associata, con Ente capofila il Comune di Conegliano, con la denominazione di “Corpo Unico di Polizia Locale del Coneglianese”.
Il Comandante della Polizia Locale è assertore convinto del progetto Controllo del Vicinato presente, seppur a macchia di leopardo, nei cinque i Comuni gestiti dalla sua squadra in convenzione.
La sorveglianza del territorio è stata potenziata con nuove telecamere nei varchi comunali, compresi lettori istantanei di targa. E’ stato emesso un bando rivolto ad assumere altre risorse per assicurare maggior controllo e presenza sul territorio.
Il Referente ACdV, Emiliano Guerra, ha illustrato il progetto con i ruoli di Istituzioni, Forze di Polizia, Coordinatori e cittadinanza, ricordando i princìpi fondanti che sosteniamo da sempre: il “Controllo del Vicinato come Strumento di Prevenzione e Vicinato Organizzato e Solidale”; i valori cardine del programma, nonché il messaggio forte che da sempre trasmettiamo alle platee.
Insegniamo i comportamenti da tenere e le soluzioni da adottare in modo pacifico e civile quando viene lesa la nostra sfera di sicurezza personale oppure quando si presentano delle vulnerabilità ambientali o strutturali nelle aree in cui viviamo, così come riconoscere e segnalare i malintenzionati e ridurre le opportunità di eventi criminali.
Il controllo del vicinato, definito oggettivamente “muto” in quanto agisce attraverso le segnalazioni, in realtà dà voce a sentimenti comuni poiché riassume un programma operativo che sviluppa territorialità, infonde senso di appartenenza alla comunità, dà maggiore consapevolezza di ciò che avviene nel nostro ambiente e offre un beneficio sociale laddove riduce l’anonimato tra vicini e crea reti di protezione per i soggetti più vulnerabili, anziani o persone sole. La serata ha avuto un generale apprezzamento.