ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Baldissero Torinese (To)
Questo mese siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Baldissero Torinese (To), Piero Cordero.
Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il “Controllo del Vicinato” è presente a Baldissero Torinese dal 2017 quando è stato avviato il progetto di sicurezza partecipata cogliendo fin da subito l’interesse da parte di numerosi nostri concittadini che hanno aderito al progetto. Fondamentale in questo è stato il contributo dell’Associazione Controllo del Vicinato che fin da subito ha collaborato con l’Amministrazione Comunale per organizzare la rete di collaborazione tra Cittadini, Amministrazione e Forze dell’Ordine.
In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Il Controllo del Vicinato era già presente nei limitrofi Comuni di San Mauro Torinese, Chieri e Andezeno ed è stato il nostro Assessore alla Sicurezza che, venuto a conoscenza del progetto, ha contattato l’allora Vice-Referente Regionale e oggi Presidente di ACdV Ferdinando Raffero.
L’esigenza di costituire una rete di collaborazione che potesse essere di supporto all’esigenza delle persone di sapersi proteggere dai furti e prevenire le truffe, così come l’esperienza positiva del progetto nei comuni limitrofi, hanno contribuito a diffondere la partecipazione tra i cittadini, determinando una rapida diffusione dei gruppi anche sul nostro territorio comunale.
Come è strutturato?
Il progetto è stato strutturato seguendo le linee guida di ACdV che ha fornito un contributo fondamentale sia nell’organizzazione dei gruppi, ma anche e soprattutto nella formazione di Referente e Coordinatori oltre che nell’attivare un canale di comunicazione verso le Forze dell’Ordine con cui nella fase iniziale si sono tenuti vari incontri finalizzati proprio a definire una efficace modalità di gestione delle segnalazioni.
Baldissero ha la caratteristica di avere un territorio molto esteso con abitazioni distribuite in varie zone e borgate, dove attualmente operano 12 gruppi presenti sia lungo le vie di accesso che nelle zone centrali del paese. I gruppi effettuano le segnalazioni e comunicano attraverso le chat WhatsApp. I Coordinatori e il Referente sono in contatto tra di loro attraverso ad una chat dedicata. Il Referente è inoltre inserito in una chat “intercomunale” a cui prendono parte i Referenti ACdV di molti comuni della Città Metropolitana di Torino.
A Baldissero i membri dei gruppi CdV hanno inoltre adottato un ulteriore gruppo, “BaldisSocial” la cui finalità non è legata alla gestione delle segnalazioni relative alla sicurezza, ma ha finalità prevalentemente aggregative, ed è utilizzato dai cittadini per scambiare informazioni su argomenti e temi che sono di interesse per la comunità: quali ad esempio segnalazioni legate allo smarrimento di animali domestici, eventuali problemi legati alla viabilità delle strade, oppure casi in cui cittadini non troppo rispettosi dell’ambiente abbandonano rifiuti sui bordi delle strade o nei boschi. Anche in questi casi la tempestiva segnalazione dei cittadini è di grande aiuto per l’Amministrazione, che in tal modo può intervenire avendo a disposizione informazioni che molte volte si rivelano utili all’identificazione di chi ha commesso il fatto.
L’Amministrazione come lo supporta?
La sicurezza del territorio è un tema prioritario per l’Amministrazione Comunale di Baldissero, che non può prescindere dall’utilizzo degli strumenti che la tecnologia mette a disposizione al fine di garantire un presidio costante del territorio. Tuttavia, anche la collaborazione e la capacità di attuare una rete di comunicazione organizzata e strutturata tra Cittadini, Amministrazione e Forze dell’Ordine è importante per migliorare l’efficacia degli strumenti tecnologici.
La possibilità di avere cittadini che si sentono parte attiva di un sistema di protezione, cittadini che hanno una maggiore consapevolezza e conoscenza di quali sono i rischi cui purtroppo siamo tutti inevitabilmente esposti, così come la possibilità di comunicare in modo diretto attraverso i gruppi, permettono da un lato di ridurre le probabilità che si verifichino furti sul territorio, aumentando allo stesso tempo il senso e la percezione di sicurezza.
Per tale ragione cerchiamo di dare il massimo supporto all’operato dell’Associazione, al Referente e ai Coordinatori, concretizzandolo in vari modi: dalla collaborazione attiva della Polizia Locale all’installazione della segnaletica verticale che individua le aree in cui sono presenti i gruppi, all’organizzazione di incontri pubblici realizzati in collaborazione con ACdV e Forze dell’Ordine.
Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Restando in tema di furti e truffe, i reati maggiormente diffusi sono senza dubbio i furti in abitazione.
Da questo punto di vista l’ampia estensione territoriale, così come la vicinanza delle abitazioni a zone boschive agevola l’azione di chi commette questo tipo di reati. Tuttavia, abbiamo riscontrato che la sinergia tra l’installazione di telecamere di videosorveglianza nelle vie di accesso e nel centro del paese con l’azione dei gruppi di Controllo del Vicinato oltre che le segnalazioni alle Forze dell’Ordine hanno sicuramente contribuito a contrastare e ridurre il fenomeno.
Ultimamente abbiamo poi registrato un incremento dei tentativi di truffa, commessi principalmente ai danni delle persone più anziane, che purtroppo continuano ad essere la fascia di popolazione maggiormente bersagliata da questo tipo di reato. Molto spesso le truffe vengono attuate attraverso sms o le app installate sugli smartphone, che sono divenuti di uso comune anche da parte degli anziani, i quali però spesso non sono del tutto consapevoli delle tante modalità con cui tali strumenti possono essere veicolo di truffe e raggiri.
In questo caso un ruolo fondamentale possono averlo l’informazione e la formazione, e sotto questo aspetto sono stati molto apprezzati i webinar tenuti da ACdV sui modi di contrasto delle varie tipologie di truffa.
Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Certamente, senza alcun dubbio. Ritengo infatti che il “Controllo del Vicinato” rappresenti una formula aggregativa meritevole di promozione e incentivazione in quanto porta in sé quel principio di collaborazione che è l’anima di ogni comunità e che purtroppo l’eccessivo individualismo verso il quale si sta orientando la nostra società tende a farci dimenticare.
Invece dobbiamo fare di tutto per alimentare e non perdere il senso e il valore della coesione sociale, l’importanza della relazione tra le persone, il dialogo e il confronto, il recupero di rapporti di vicinato improntati alla collaborazione e al mutuo supporto.
Oggi viviamo in una società fortemente orientata alla comunicazione, soprattutto sui social: è evidente che la modernità non si può arrestare ed è indispensabile. Tuttavia, dobbiamo riflettere su quanto siamo ancora capaci di creare relazioni e dialogo diretto con le persone, con il nostro vicino di casa o di pianerottolo. Molto spesso ci troviamo a scambiare messaggi via social con persone che sono dall’altra parte del mondo e che magari non abbiamo mai visto di persona. E’ una grande opportunità e sicuramente utile, ma non dobbiamo perdere di vista anche chi condivide il nostro territorio, le persone che vivono vicino a noi, interessarci ai loro bisogni ed esigenze. E questo vale nei piccoli comuni come Baldissero quanto nelle grandi realtà urbane.
Abbiamo necessità di rivalutare anche questo aspetto del vivere sociale, e in tal senso l’attività e l’operato di associazioni quali ACdV è importantissimo, non soltanto per l’attività legata alla sicurezza ma anche, e direi soprattutto per la capacità di creare aggregazione tra cittadini con varie modalità, quali ad esempio il già citato gruppo “BaldisSocial”.
Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
La Polizia Locale è l’anello di congiunzione tra il CDV e l’Amministrazione. Nel nostro caso la Polizia Locale è spesso in contatto con il Referente o con i Coordinatori che riportano le segnalazioni degne di maggiore attenzione.
È molto importante la capacità di trasferire informazioni tra i gruppi di CDV, Referente e Coordinatori, e la Polizia Locale in modo semplice e strutturato, con dati che permettano di attivare gli interventi in modo tempestivo e il più possibile mirato. Le indicazioni fornite da ACdV, i manuali e i “vademecum” che l’associazione distribuisce e diffonde ai membri dei gruppi costituiscono un supporto preziosissimo.
ACdV esercita verso i cittadini un ruolo educativo e civico, in particolare promuove il messaggio che il cittadino deve fornire il proprio contributo operando in sicurezza per sé e per gli altri, senza compiere azioni di qualsivoglia natura, ma limitandosi ad essere un occhio attento e vigile svolgendo un’azione informativa esclusivamente mediante segnalazioni.
È poi compito della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine svolgere l’attività di intervento.
Il potenziamento della collaborazione passa attraverso la consapevolezza di ciascun cittadino del proprio prezioso ruolo di attento osservatore, nella sua capacità di conoscere il proprio territorio e saper identificare elementi o situazioni delle quali è utile informare la Polizia Locale.
Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a sé stante o una componente importante della cosiddetta “Sicurezza Partecipata”?
Il Controllo del Vicinato è senza dubbio parte integrante e fondamentale per i progetti di “sicurezza partecipata”, ma non è soltanto questo.
Come ho già detto la sicurezza si realizza attraverso la collaborazione dei tanti soggetti che, con ruoli di responsabilità diverse, fanno sistema. Si tratta di un insieme di persone e strumenti tecnologici che concorrono e collaborano nel garantire la copertura di un territorio e l’abbassamento del rischio di furti e truffe.
Punto cardine per la realizzazione di un “sistema di protezione” è proprio la capacità di fare rete, e quindi i progetti di sicurezza partecipata portano un valore aggiunto al sistema complessivo, aumentando anche il livello di sicurezza percepita dai cittadini.
Non dimentichiamo però l’importanza della formazione dei cittadini, non soltanto ad essere attenti osservatori e valido supporto sugli aspetti legati alla sicurezza, ma soprattutto ad essere educati ad avere un senso civico, aperti e disponibili alla collaborazione, al dialogo e al confronto, perché la capacità di avere una sensibilità ed un senso civico si riflette e porta benefici non soltanto sulla sicurezza ma su tutti gli aspetti della vita di una comunità.