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Alba Adriatica (Te), serata di presentazione

Il 27 Febbraio u.s., nella biblioteca comunale di Alba Adriatica, si è tenuta un’assemblea pubblica alla presenza di un folto numero di cittadini, Forze dell’Ordine, Amministratori civici e in primo piano la Sindaca, Antonietta Casciotti. Nel corso dell’incontro i Referenti soci ACdV e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, hanno illustrato nei dettagli il Progetto di Sicurezza Partecipata e Solidale. L’Associazione Controllo del Vicinato è stata rappresentata dal Presidente Ferdinando Raffero e da due membri del Consiglio Direttivo nazionale Leonardo Cordone e Mauro Zucca, con un collegamento in video-conferenza.

Legnano (Mi), guerra alle truffe

Una serata d’informazione quella promossa mercoledì 6 marzo a Legnano dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Polizia Locale e l’Associazione Controllo del Vicinato – ACdV.
La serata, introdotta dall’Assessore Monica Berna Nasca, è iniziata con i complimenti del Comandante della Polizia Locale, Daniele Ruggeri seguito dal Sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ai cittadini legnanesi che hanno sviluppato ben 27 gruppi di controllo del Vicinato residenziali e 14 gruppi commerciali i quali hanno il polso reale di quello che succede sulle strade.
Il Presidente ACdV, Ferdinando Raffero,  in merito alle truffe, sostiene che queste siano uguali all’omicidio perché il dopo-truffa è un’azione killer per chi ne è rimasto vittima soprattutto persone anziane alle quali con l’inganno sono stati sottratti dei ricordi di una vita. 
E’ poi toccato ad ACdV iniziare la serata con il Consigliere Mauro Zucca, il quale ha parlato della manipolazione in uso ai truffatori fornendo consigli utili su come fronteggiarli durante i vari tentativi che potrebbero mettere in atto per portare a termine il loro piano criminale, tenendoli a debita distanza mantenendo un atteggiamento distaccato e soprattutto senza farsi coinvolgere chiamando al minimo sospetto, un vicino e le Forze dell’Ordine.
Ancora più pericolose e più difficili da controllare  sono quelle via Web illustrate dal Consigliere ACdV, Claudio Capone il quale partendo dal fatto che qualsiasi  dispositivo, anche una Smart TV può rappresentare un possibile raggiro, ha condotto gli spettatori  attraverso il phishing, l’ingegnera sociale e le truffe nel commercio elettronico verso possibili sistemi di difesa da queste ultime.
Due coordinatrici hanno anche raccontato  la truffa via web subita a loro insaputa durante una transazione.
Una bella serata che ha destato interesse fino alla fine, a riprova che gli argomenti trattati interessano da vicino tutti i cittadini.

Celebrazione decennale dei gruppi ACdV di Induno Olona (Va)

Sabato 9 marzo 2024, presso la Sala Bergamaschi ad Induno Olona, si è celebrato il decennale della nascita del 1° gruppo CdV formatosi nel 2014 a seguito di numerosi furti denunciati dai residenti in una zona del paese.
Presenti le autorità civili ed esponenti delle Forze dell’Ordine: il Sindaco Marco Cavallin, il Prefetto di Varese dott. Salvatore Pasquariello, il Presidente ACdV Ferdinando Raffero, il vice presidente Alfonso Castellone, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Il Sindaco ha espresso apprezzamento per l’attività finora svolta sui territorio da parte dei coordinatori dei gruppi, ringraziando per l’impegno profuso in questo servizio alla comunità, riconoscendo l’importanza della collaborazione tra Amm.ne Comunale e CdV nel promuovere, oltre alla sicurezza, la socializzazione tra vicini di casa e più in generale tra i cittadini.
Il Prefetto dott. Pasquariello, facendo riferimento all’art.4 comma 2 della Costituzione, ha evidenziato il ruolo che ogni cittadino è chiamato ad adempiere per contribuire al progresso materiale o spirituale della società ed in quest’ottica si inserisce l’operato del CdV.
Il Presidente Raffero ha posto l’attenzione sull’aiuto ed il sostegno che l’attività dei gruppi svolge verso i più fragili, in particolare gli anziani o le persone sole maggiormente esposte a raggiri e truffe.
Il vice presidente Castellone ha sollecitato una maggior interazione e comunicazione tra Polizia Locale e gruppi operanti nel paese.
Gli obiettivi che il CdV di Induno si propone di raggiungere sono due: formazione di nuovi gruppi oltre ai 15 attuali e sviluppo di una rete tra comuni limitrofi, già in essere con alcuni, per condividere simultaneamente il maggior numero di informazioni riguardanti la sicurezza.
Il grazie va a tutti coloro che in silenzio, quotidianamente, danno il loro contributo per una società più sicura e partecipata.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Povegliano (Tv)

Questo mese siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Povegliano (Tv), Rino Manzan.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Già nel 2015, durante mio primo mandato, avevo indetto un’assemblea pubblica sulla sicurezza per sensibilizzare i cittadini e invitarli ad alzare l’attenzione in seguito a furti subiti in diverse abitazioni. Si formarono così i primi gruppi di Controllo del Vicinato.
Il passo successivo è stato di adottare il progetto “Controllo del Vicinato” con una delibera di Giunta, un passaggio istituzionale dovuto per rendere conformi tutte le attività legate alla sicurezza partecipata.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Ho fatto una ricerca su Internet e ho trovato che il Controllo del Vicinato già esisteva in Veneto, in alcuni Comuni del Veneziano. Ho contattato la Responsabile Regionale ACdV dell’epoca e abbiamo concordato un percorso per avviare il progetto e formalizzare le adesioni al progetto CdV.

Come è strutturato?
Seppur di piccole dimensioni, Povegliano ha 5.100 abitanti, allo stato attuale il territorio comunale è coperto in forma completa da una rete a maglie fitte di cittadini organizzati in 17 gruppi comunali e seguiti da una ventina di Coordinatori di zona.

L’Amministrazione come lo supporta?
L’Amministrazione ha sostenuto il progetto da sempre con varie riunioni con i cittadini e con la cartellonistica su tutto il territorio.
Ho delegato Livio Zago, cittadino di questo Comune, oggi Consigliere Comunale e socio di ACdV, a costruire la rete.
La mia Amministrazione è stata la prima ad avviare il progetto in ambito provinciale: in Provincia di Treviso siamo stati i primi e abbiamo fatto scuola.
Entrambi siamo stati così entusiasti dei risultati conseguiti, valorizzati anche dalla campagna di stampa locale e da alcuni servizi su TV nazionali, che abbiamo contribuito a diffonderlo in tanti Comuni della Provincia.
Oggi, nella nostra Provincia, oltre la metà dei Comuni ha adottato il progetto di sicurezza partecipata.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
In seguito all’introduzione del Controllo del Vicinato, per due anni non abbiamo più subito furti, fatto che ha incuriosito la stampa.
Negli anni successivi abbiamo registrato sporadici furti e tentativi di furto, in modo molto inferiore alla media regionale, direi grazie anche alla maggiore consapevolezza e partecipazione dei cittadini sul tema della sicurezza.


Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
In tutte le occasioni noi abbiamo sempre ribadito la funzione sociale del progetto e l’importanza dello stesso per favorire l’aggregazione tra cittadini e per segnalare ai servizi sociali eventuali situazioni di disagio.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione  nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
L’esperienza ci ha insegnato che per ottenere risultati è necessaria la collaborazione fattiva tra cittadini aderenti al progetto e istituzioni. 

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’? Ritengo che la partecipazione strutturata dei cittadini attraverso il Controllo del Vicinato sia fattore irrinunciabile per raggiungere un livello di sicurezza più alto.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di San Zenone al Lambro

Prosegue l’appuntamento mensile con le interviste ai sindaci di comuni dove è presente un progetto supportato da ACdV.
Siamo stati a colloquio con la prima cittadina di San Zenone al Lambro (Mi), Arianna Tronconi.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il Progetto “Controllo del Vicinato” abbiamo cominciato a divulgarlo nel febbraio 2020 attraverso assemblee pubbliche, (che si sono interrotte causa covid), gazebi dedicati durante le varie feste, iniziative del paese, attraverso incontri dedicati a zone.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Ho notato i cartelli segnaletici, (tipici del progetto esistenti nei comuni che lo hanno già adottato e attivato),  nella zona dove lavoro nel 2019.
Mi sono subito incuriosita e mi sono attivata per incontrare il Responsabile di zona.


Come è strutturato?
Ad oggi i gruppi sono attivi tramite il sistema di messaggistica WhatsApp, abbiamo 2 coordinatori che gestiscono i gruppi, facendo poi confluire in una unica chat le segnalazioni importanti.

L’Amministrazione come lo supporta?
L’Amministrazione continua a organizzare momenti dedicati mettendo a disposizione spazi per gli incontri con l’intento di favorire la costituzione dei gruppi; durante i periodi sensibili come ad esempio il periodo natalizio, i periodi di vacanze o periodi dove si verificano particolari attività di truffe o illeciti, propone sui canali cosiddetti “social” e attraverso manifesti affissi nei locali commerciali e non del paese,  informazioni utili alla prevenzione elaborati dal gruppo del Controllo del Vicinato; mantiene i contatti con i Coordinatori attraverso il Comandante della Polizia Locale; provvede all’installazione dei cartelli dove si sono costituiti i gruppi.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Tendenzialmente attività di danneggiamento di beni pubblici, truffe ai danni di persone anziane o fragili e furti nelle abitazioni.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Assolutamente sì, la funzione sociale è la parte che mi ha maggiormente colpito. Credo molto in questo progetto proprio come uno strumento che promuove la coesione sociale, il senso di appartenenza ad un territorio, un riavvicinarsi alla vita di comunità, stile “vecchi  cortili” di una volta dove ci si confrontava, sosteneva, aiutava tra vicini di casa,  
Cittadini che si mettono a disposizione di altri concittadini con uno sguardo attento e interessato a ciò che accade intorno al loro quartiere o via. Nuove relazioni che nascono proprio partendo dalla condivisione di un progetto di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione tra loro. Auspico in un aumento dei gruppi.


Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione  nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
Credo che la strada migliore per l’Amministrazione sia quella di confrontarsi sempre con i Coordinatori del Progetto, sia direttamente che attraverso il nostro Comandante di Polizia Locale. Avere dunque, un canale di ascolto aperto, sempre aggiornato rispetto a ciò che accade sul nostro territorio, in modo da poter eventualmente apportare modifiche o migliorie o condividere “buone pratiche”.
Mantenere, anche implementare, i momenti o gli strumenti per promuovere e sensibilizzare le persone a questo progetto. Persistere nell’informazione preventiva, sia attraverso il canale cartaceo (manifesti) che attraverso i canali Social, su alcuni temi quali appunto le truffe alle persone fragili o anziane.


Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’?
Penso al Controllo del Vicinato come a componente fondamentale della cosiddetta “Sicurezza partecipata”, come del resto anche rispetto ad altre aree con cui noi Amministratori abbiamo a che fare. La componente della condivisione, ove possibile, con la cittadinanza è sempre un arricchimento.

Serata pubblica a Nova Milanese (MB)

Venerdì 9 febbraio 2024 presso l’Auditorium della Scuola Primaria Rodari di Nova Milanese, si è tenuto l’incontro annuale con la cittadinanza organizzato dalla sede novese del Controllo del Vicinato in collaborazione con le Forze dell’Ordine e l’Amministrazione Comunale.
Buona la presenza dei cittadini che, sfidando la pioggia e Sanremo, hanno voluto partecipare a questa serata informativa e di aggiornamento sulle truffe in particolare utilizzate via mail e cellulare nonché suggerimenti per la tutela delle persone sole e fragili.
Presenti al tavolo il Sindaco Fabrizio Pagani, l’Assessore alla Sicurezza Leonardo Paletta, il Comandante della Polizia Locale Cosimo Tomasso, il Referente di Monza Brianza e Lecco Raoul Piemonti e, novità di quest’anno, il Dirigente Scolastico dell’Isitituto Comprensivo Giovanni XXIII al quale è stato chiesto di partecipare per esprimere il suo pensiero come professore alle superiori prima e Dirigente poi, riguardo la percezione che i giovani hanno della sicurezza.
Dopo una breve introduzione della mediatrice Stefania Francia sull’Associazione e la partecipazione in città, il Sindaco ha espresso il proprio appoggio al gruppo CDV per la coesione sociale ed il riguardo verso il prossimo.
Il Dirigente ha fatto un breve intervento parlando di come i giovani sono influenzati da ciò che sentono intorno a loro dalle persone di riferimento. Sta quindi agli adulti il delicato compito di far accedere i giovani alle informazioni nella maniera corretta. Ha apprezzato l’intento dell’Associazione di consentire una maggior coesione sociale in un periodo storico dove l’egoismo è di moda, lodando queste iniziative cittadine come una “lezione di educazione civica”.
Di seguito Raoul Piemonti ha illustrato una presentazione di tutte le più frequenti truffe su messaggistica cellulare e mail, per imparare a riconoscerle, mostrando anche siti falsi ma molto simili agli originali proprio negli indirizzi e nelle stesure delle frasi, spesso scorrette.
AL termine, non sono mancate le domante dei cittadini sul posizionamento delle telecamere dati anche gli ultimi fatti di auto vandalizzate in strada nella notte.
L’Amministrazione ha rassicurato affermando che le telecamere ai varchi sono già attive e molte altre istallate nei luoghi pubblici. A breve saranno attive anche 6 telecamere mobili da mettere a rotazione in luoghi pubblici che lo richiedano per monitorare atti illeciti frequenti.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Cislago

Prende forma un nuovo appuntamento dove riporteremo le interviste a sindaci di comuni dove è presente un progetto supportato da ACdV, a dimostrazione dell’importanza che ha il rapporto tra Associazione ed Istituzioni.
Siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Cislago, Stefano Calegari.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il progetto è stato portato all’attenzione con incontri specifici a partire da settembre 2016, in seguito ai quali si sono costituiti i primi gruppi.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Tramite l’allora responsabile della zona dell’alto Milanese ed un ragazzo cislaghese che ha preso a cuore il progetto.

Come è strutturato?
Il gruppo è attualmente attivo principalmente tramite il sistema di messaggistica WhatsApp. I coordinatori attivi sono quindici e gestiscono altrettanti gruppi di via o zona, oltre a confluire in un’unica chat di coordinatori utile per condividere velocemente le segnalazioni salienti.

L’Amministrazione come lo supporta?
Attraverso la diffusione di messaggi alla cittadinanza nel caso si stiano verificando fenomeni illeciti sul territorio e la messa a disposizione di spazi per gli incontri tra coordinatori e per quelli aperti a tutti. Inoltre, a breve verrà creata una pagina sul sito comunale per spiegare di cosa si occupa il Controllo del Vicinato e come fare per aderirvi.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Ciò che preoccupa maggiormente è l’aumento considerevole di truffe o tentate truffe, soprattutto ai danni di persone anziane.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Certamente, il Controllo del Vicinato deve avere come priorità una funzione sociale; è attraverso le relazioni che nascono le cose migliori, che ci si migliora, che si aiuta un paese ad essere migliore. È così che un quartiere prende vita e diventa automaticamente più sicuro e più bello; attraverso questo l’impegno del controllo del vicinato si cerca lo sguardo e l’aiuto dell’altro e così si crea quella sana complicità che potrebbe fare di un quartiere una comunità.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione  nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
Credo che l’Amministrazione comunale abbia il compito innanzitutto di “creare il bello” in paese, attraverso ad esempio: la pulizia delle strade e dei parchi, la cura del verde, le iniziative culturali, l’attenzione alle persone più sfortunate, il dialogo con i cittadini. Ritengo inoltre che debba promuovere sistematicamente incontri dove le persone impegnate nel CDV possano confrontarsi e condividere buone prassi. Fondamentale è poi la sensibilizzazione su alcuni temi come le truffe alle persone anziane e la promozione della sicurezza  anche attraverso un sistema di videosorveglianza efficace. La Polizia Locale deve essere presente sul territorio e intervenire immediatamente ad ogni segnalazione con il supporto delle altre Forze dell’Ordine quando necessario. Il confronto con la Prefettura è altrettanto importante per avere uno sguardo a più ampia scala e un supporto di alto livello professionale oltre che istituzionale.

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’?
Assolutamente importante per la cosiddetta “sicurezza partecipata”, come penso si possa ben comprendere dalle risposte alle precedenti domande.

Nova Milanese (Mb), banchetto ACdV del 19 novembre

Domenica 19 novembre, in occasione di un weekend di festa dedicato a castagne, polenta e artigianato locale, il gruppo ACdV ha voluto essere presente in piazza per incontrare i cittadini e illustrare questa realtà sociale presente sul territorio e concentrata sulla sicurezza partecipata. Molte persone si sono fermate al Gazebo ACdV per chiedere informazioni e sono state raccolte parecchie adesioni.
Il Controllo del Vicinato, a Nova Milanese, nasce spontaneamente nel 2016 grazie ad Elisabetta Arosio, socia ACdV che in seguito ai numerosi furti verificatisi nell’estate di quell’anno nella zona Poeti, ha deciso di organizzare un nutrito gruppo di cittadini collegandoli tra loro tramite una chat whatsapp, con lo scopo di un contatto vigile nel caso in cui si fossero verificati avvistamenti relativi a comportamenti sospetti sul territorio. Nel settembre dello stesso anno, un’altra socia ACDv, Stefania Francia, si è unita per coordinare un altro gruppo in altra zona di Nova Milanese ed a seguire altri cittadini hanno creato gruppi CdV il altre zone della città.
Nel 2017 l’Amministrazione Comunale ha riconosciuto questa rete sociale ormai composta da oltre 600 famiglie e in seguito ha aderito al Protocollo d’Intesa proposto dalla Prefettura di Monza sulla Sicurezza Partecipata e come conseguenza sul Controllo del Vicinato.
Una volta all’anno i Soci e i Coordinatori organizzano un incontro cittadino sulle truffe ad ampio raggio e in continua evoluzione.

Pavarolo (To), riunione con i nuovi gruppi

Dopo l’incontro con i cittadini avvenuto lo scorso settembre, dove dopo una lunga pausa durata qualche anno, spinta dalla Sindaca Laura Martini e dalla Consigliera Eleonora Benvenuto ACdV aveva riproposto il progetto. L’allora nutrita partecipazione dei cittadini, aveva dato buoni segnali, che si sono concretizzati   con la nascita di tre nuovi gruppi che si aggiungono all’unico gruppo già esistente, mentre un altro gruppo è in via di formazione.
Mercoledì 29 novembre, presenti il Presidente Ferdinando Raffero, il Socio della Redazione, Diego Innocenti con la Sindaca si è svolta una seconda riunione con i coordinatori dei vari gruppi al fine di impostare al meglio il lavoro secondo le indicazioni di ACdV.

Lettera del Sindaco di Cerro al Lambro (Mi)

Siamo immersi in un contesto in cui spesso si insinua la disagevole “sensazione della trincea”: di fronte all’avanzare dell’ingerenza quotidiana nel nostro intimo familiare (dalle telefonate moleste di offerte commerciali spesso per noi “auspicabilmente perdibili” sino alle intromissioni violente propedeutiche al furto presso l’abitazione) avvertiamo una tendenza verso il ripiegamento su noi stessi, alimentato da un comprensibile senso di paura e sfiducia. Rischiamo in tal modo, a ben pensarci, una solitudine fatta (forse) di maggiori sicurezze ma al tempo stesso di vita potenzialmente arida. Abbiamo bisogno, in verità, di tutto: di sicurezza ma anche di relazioni, di case inviolate ed al contempo aperte alla socialità. Una visione desiderosa di unire le forze e di favorire una compartecipazione alla sicurezza, intesa come bene comune, può essere il reale punto di svolta. Come giustamente asserito da Mario Delpini, Vescovo Metropolita di Milano: “Ognuno di noi può reagire alla mediocrità e alla rassegnazione. Noi tutti sentiamo la responsabilità di essere persone fiduciose nell’esercizio dei compiti che ci sono stati affidati e sentiamo il dovere di prenderci cura di quel bene comune che è la fiducia, prima ancora del territorio in cui siamo inseriti. Mentre don Abbondio (citazione fatta per i 150 anni della morte di Manzoni) crede di essere saggio pensando che il coraggio, uno non se lo può dare, specie in un contesto difficile di prepotenze, ingiustizie impunite, inefficacia delle istituzioni, noi crediamo che sia saggio darsi ragioni e condizioni per avere coraggio e praticare la fiducia. Il coraggio, uno se lo può dare! La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro, è il rimedio all’epidemia della paura, l’antidoto desiderabile per contrastare il declino della nostra civiltà”. E’ proprio in nome di quell’unione di intenti che da anni anima l’attività dei gruppi di Controllo del Vicinato che oggi possiamo avere piena consapevolezza di quanto sia rassicurante vivere in un contesto di sollecitudine, di attenzione vigile, di sguardo attendo sulla realtà. Occorre proseguire compatti in questo cammino virtuoso, cercando di esportare la forza di questi intenti. Possiamo accudire il nostro senso di fiducia rendendolo ogni giorno più forte: in tal modo potremo portalo in dono a chi – in questo momento – vive oppresso dalla paura e sfiduciato. Il coraggio, possiamo porgerlo vicendevolmente l’un l’altro!

Con viva riconoscenza
(Gianluca Di Cesare, Sindaco di Cerro al Lambro)

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