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Biella, il sindaco Corradino vuole il CdV

Il Sindaco di Biella, Claudio Corradino, dopo aver assistito alla serata di presentazione del progetto, tenutasi a Pollone a Gennaio, vuole proporlo anche nella sua città.

L’idea di partire dalle periferie della stessa per arrivare alla zona centrale sarà proposta al prossimo Consiglio Comunale, dopodichè contatterà l’Associazione per avere il supporto necessario alla sua realizzazione.

Il Presidente Raffero è ovviamente contento di questa iniziativa che porta così il Piemonte ad avere anche la zona del Biellese “operativa”.

Dice Corradino “progetto molto interessante, si può tranquillamente declinare nella realtà di Biella, partendo dai quartieri periferici del capoluogo quali Vandorno, Pavignano Cossilla e Favaro per arrivare alle zone del centro ed a quelle meno frequentate”

Addirittura vorrebbe estendere la “rete” da Oropa al Lago di Viverone. Grande entusiasmo dimostra il Sindaco per questo progetto.

Una delegazione ACdV ricevuta alla Camera

Una delegazione ACdV ricevuta alla Camera

Una delegazione dell’Associazione Controllo del Vicinato (ACDV), composta dal referente su Roma  Massimiliano De Juliis, dal membro del Direttivo Nazionale Vincenzo Musardo e dal Presidente dell’associazione Ferdinando Raffero, è stata convocata dal Vice Capo di Gabinetto e Delegato alla Sicurezza della Sindaca Raggi Dott. Marco Cardilli e, successivamente, è stata ricevuta dal Vice Presidente della Camera On.le Fabio Rampelli.

Al Delegato alla Sicurezza Cardilli, persona preparata in materia, è stato illustrato il progetto, le finalità e le modalità di attuazione del programma del Controllo del Vicinato nonchè le modalità con cui opera la nostra associazione. Ci siamo resi disponibili ad aumentare l’impegno per la diffusione del progetto su Roma con modalità indicate e concordate con l’amministrazione. 

Al Vice Presidente della Camera Rampelli, che conosceva il Progetto, abbiamo segnalato che l’attuazione del Controllo del Vicinato prevista dal decreto Minniti e successivo (definita nei decreti e accordi con l’ANCI “sicurezza partecipata” o “sicurezza urbana”), va seguita con attenzione vista la delicatezza dell’argomento, per evitare che l’applicazione e la diffusione possa avvenire da soggetti che non hanno adeguati requisiti e professionalità nel farlo.

Va ricordato che il controllo del vicinato non prevede nè ronde nè guerrieri della notte ma persone attive e responsabili che riducono le vulnerabilità delle proprie abitazioni, che sono in contatto tra loro e che collaborano con le forze dell’ordine attraverso una attenta osservazione di ciò che accade intorno a loro facendo segnalazioni qualificate alle forze dell’ordine.

Da sinistra: presidente ACdV Ferdinando Raffero, vicepresidente della Camera On. Fabio Rampelli e Massimiliano De Juliis, referente ACdV per Roma

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Il progetto del Controllo del Vicinato illustrato in televisione

Il progetto del Controllo del Vicinato illustrato in televisione

Il progetto del Controllo del Vicinato illustrato in un video estratto da una trasmissione che parla di sicurezza. Ancora una volta la serietà del progetto CdV viene riconosciuta dai media come valido contributo alla sicurezza, insieme a tutti gli attori che ruotano intorno al tema: forze dell’ordine, sindaci, magistrati e… noi cittadini.

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