Lettera del Sindaco di Cerro al Lambro (Mi)
Siamo immersi in un contesto in cui spesso si insinua la disagevole “sensazione della trincea”: di fronte all’avanzare dell’ingerenza quotidiana nel nostro intimo familiare (dalle telefonate moleste di offerte commerciali spesso per noi “auspicabilmente perdibili” sino alle intromissioni violente propedeutiche al furto presso l’abitazione) avvertiamo una tendenza verso il ripiegamento su noi stessi, alimentato da un comprensibile senso di paura e sfiducia. Rischiamo in tal modo, a ben pensarci, una solitudine fatta (forse) di maggiori sicurezze ma al tempo stesso di vita potenzialmente arida. Abbiamo bisogno, in verità, di tutto: di sicurezza ma anche di relazioni, di case inviolate ed al contempo aperte alla socialità. Una visione desiderosa di unire le forze e di favorire una compartecipazione alla sicurezza, intesa come bene comune, può essere il reale punto di svolta. Come giustamente asserito da Mario Delpini, Vescovo Metropolita di Milano: “Ognuno di noi può reagire alla mediocrità e alla rassegnazione. Noi tutti sentiamo la responsabilità di essere persone fiduciose nell’esercizio dei compiti che ci sono stati affidati e sentiamo il dovere di prenderci cura di quel bene comune che è la fiducia, prima ancora del territorio in cui siamo inseriti. Mentre don Abbondio (citazione fatta per i 150 anni della morte di Manzoni) crede di essere saggio pensando che il coraggio, uno non se lo può dare, specie in un contesto difficile di prepotenze, ingiustizie impunite, inefficacia delle istituzioni, noi crediamo che sia saggio darsi ragioni e condizioni per avere coraggio e praticare la fiducia. Il coraggio, uno se lo può dare! La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro, è il rimedio all’epidemia della paura, l’antidoto desiderabile per contrastare il declino della nostra civiltà”. E’ proprio in nome di quell’unione di intenti che da anni anima l’attività dei gruppi di Controllo del Vicinato che oggi possiamo avere piena consapevolezza di quanto sia rassicurante vivere in un contesto di sollecitudine, di attenzione vigile, di sguardo attendo sulla realtà. Occorre proseguire compatti in questo cammino virtuoso, cercando di esportare la forza di questi intenti. Possiamo accudire il nostro senso di fiducia rendendolo ogni giorno più forte: in tal modo potremo portalo in dono a chi – in questo momento – vive oppresso dalla paura e sfiduciato. Il coraggio, possiamo porgerlo vicendevolmente l’un l’altro!
Con viva riconoscenza
(Gianluca Di Cesare, Sindaco di Cerro al Lambro)